Il Khanato Kumul era uno stato semi autonomo feudale (Khanato) turco facente parte dell'Impero cinese (dinastia Qing) e poi della Repubblica di Cina, fino alla sua abolizione, nel 1930, da parte del governatore dello Xinjiang Jin Shuren. I khan di Kumul erano diretti discendenti dei khan del Khanato Chagatai che fu sotto il dominio dei Qing dal 1696 e rimase un khanato facente parte dell'impero Qing.
Storia
La dinastia Ming stabilì una relazione tributaria con il Khanato Kumul, che fu pesantemente coinvolto nel conflitto Ming-Turpan. Il Khanato pagò un tributo ai Ming e, sotto Sa'id Baba, sostenne i musulmani cinesi lealisti Ming durante la transizione tra Ming e Qing, nel 1646. Dopo la sconfitta dei lealisti Ming, nel corso della quale il principe Turumtay di Kumul fu ucciso per mano delle forze Qing, il Khanato Kumul si sottomise ai Qing.
A partire dal 1647, i governanti di Hami si sottomisero alla dinastia Qing e pagarono tributi. Ad Abdullah Beg, sovrano di Hami, venne concesso il titolo "Jasak Darhan" dopo essersi sottomesso ai Qing come vassallo durante le guerre Dzungar-Qing nel 1696.
Il khanato aveva combattuto contro i Dzungar dalla parte dei Qing e continuò come khanato vassallo quando lo Xinjiang fu trasformato in una provincia nel 1884 dopo la rivolta dei Dungani.
Ai khan venne anche dato il titolo di Qinwang (Principe di primo rango qīn wángP) dell'Impero Qing. Ai khan era stato concesso un enorme potere, da parte della corte dei Qing, ad eccezione della gestione amministrativa, che doveva essere autorizzata da un funzionario cinese inviato a Kumul. I khan erano ufficialmente vassalli dell'Imperatore della Cina, e ogni sei anni erano obbligati a visitare Pechino per diventare un servitore dell'imperatore per un periodo di 40 giorni.
Era noto anche come principato di Kumul, e i cinesi lo chiamavano Hami. I khan erano amici del governo e delle autorità cinesi.
Il Khan Muhammad e suo figlio e successore Khan Maqsud Shah tassarono pesantemente i loro sudditi e li costrinsero al lavoro forzato, provocando due ribellioni contro il loro dominio, nel 1907 e nel 1912.
Il khan era assistito da un cancelliere / ministro / primo ministro. L'ultimo khan, Maqsud Shah, aveva Yulbars Khan, il principe tigre di Hami come suo cancelliere.
Il khan pagava i tributi al governo dello Xinjiang di Ürümqi.
Il governatore cinese Han dello Xinjiang, Yang Zengxin era un monarchico, pertanto tollerava il khanato, ed era amichevole nei confronti del khan Maqsud Shah.
Attorno agli anni 1920, agenti segreti giapponesi furono mandati ad esplorare l'area di Kumul.
Il fatto dell'esistenza del khanato impediva agli uiguri di ribellarsi, dal momento che esso rappresentava un governo in cui regnava un uomo della loro etnia e religione. L'abolizione del khanato portò a una sanguinosa ribellione.
Dopo la morte di Maqsud Shah, nel 1930, Jin Shuren sostituì il khanato con tre distretti amministrativi provinciali: Hami, Yihe e Yiwu. Ciò provocò la ribellione Kumul, durante la quale Yulbars Khan tentò di ripristinare l'erede Nasir sul trono.
Lista dei khan
Note
![]()



![]()