Pandemia di COVID-19 in Costa Rica

Il primo caso della pandemia di COVID-19 in Costa Rica è stato confermato il 6 marzo 2020, dopo che una turista di 49 anni dello stato di New York, è risultata positiva al test per il coronavirus.

Secondo le autorità costaricane, i connazionali deceduti al 25 aprile vivevano e sono morti negli Stati Uniti. Fino al 30 aprile, il paese aveva il più basso tasso di mortalità nelle Americhe, a livello di 0,86%.

Antefatti

Il 12 gennaio 2020, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha confermato che un nuovo coronavirus era la causa di una nuova infezione polmonare che aveva colpito diversi abitanti della città di Wuhan, nella provincia cinese dell'Hubei, il cui caso era stato portato all'attenzione dell'OMS il 31 dicembre 2019.

Sebbene nel tempo il tasso di mortalità della COVID-19 si sia rivelato decisamente più basso di quello dell'epidemia di SARS che aveva imperversato nel 2003, la trasmissione del virus SARS-CoV-2, alla base della COVID-19, è risultata essere molto più ampia di quella del precedente virus del 2003, e ha portato a un numero totale di morti molto più elevato.

Il 5 maggio 2023, l'Organizzazione mondiale della sanità dichiara ufficialmente la fine della pandemia.

Cronistoria

Andamento dei contagi

Impatto economico

Il 25 marzo, la Camera di commercio e Federation of Business Chambers dell'istmo centroamericano ha riferito che circa il 3% delle aziende ha ridotto la propria forza lavoro, con una cifra che dovrebbe crescere al 55% in un mese. Altre proiezioni prevedono un 18% di operazioni sospese e l'11% di chiusure definitive.

Imprese di ospitalità

Il 25 marzo, il Costa Rica Institute of Tourism ha dichiarato il settore turistico in uno stato di totale emergenza e calamità; è prevista una stagione di zero visitatori per almeno tre mesi.

Il 26 marzo, la Camera dei ristoranti e dei bar della Costa Rica (CACORE) ha denunciato 109 000 lavoratori licenziati e il 42% (7 980) delle imprese affiliate è stato chiuso.